giovedì 28 febbraio 2013

Pucce al pomodoro ed origano

Avete mai mangiato una "Puccia"? Ovvero avete mai mangiato quel "ghiotto" panino tipico della gastronomia pugliese? Diciamo che il concetto è simile alla "Piadina romagnola": la si ordina vuota e la si farcisce fino a scoppiare come meglio si crede spaziando tra salumi, formaggi, verdure, sottaceti e chi più ne ha più ne metta. 
In realtà ciò di cui vi ho parlato è l'adattamento della Puccia alla cultura moderna in quanto la tradizione vuole che sia farcita con tonno, acciughe e pesciolini fritti sott'aceto (franfullicchi).
Rimane di fatto che le principali caratteristiche della Puccia siano la sofficità ed una mollica molto alveolata. 
Valutate voi stessi dalle foto se tali requisiti sono soddisfatti.
Ringrazio per la ricetta Anna di C'è di mezzo il mare che con il suo magnifico blog costituisce un validissimo punto di riferimento per tutti coloro che utilizzano il lievito madre in coltura liquida.

Tempi di esecuzione: Rinfresco h.15:00 (attesa 4h); mpasto con autolisi (30 minuti); lievitazione tutta la notte a temperatura ambiente; formazione dei panini ore 7 am (lievitazione 3 h); cottura a 200° per i primi 10 minuti, il resto a 180°.



Ingredienti


250 gr Farina Manitoba
150 gr Farina 00
150 gr Lievito madre in coltura liquida (Li.co.li)
220 gr Patate (peso netto)
220 gr Acqua
1 Cucchino di sale
1 Cucchiaio e 1/2 di Olio e.v.o.


Procedimento


Sbucciate le patate, tagliate a dadini, cuocetele come meglio credete (io seguendo le indicazioni di Anna le ho cotte al microonde per circa 8 minuti) e schiacchiatele con una orchetta

Sciogliete il lievito con l'acqua  ed aggiungete gradualmente le farine, le patate ancora calde, il concentrato di pomodoro e l'olio a filo. Fate riposare per circa 30 minuti (Autolisi). Aggiungete il sale, e l'origano e raggiunta l'incordatura lasciate lievitare l'impasto in un contenitore unto di olio e coperto da pellicola per tutta la notte. Rovesciatelo su di un piano di lavoro infarinato, dividetelo in più pezzi (io in 8) e date delle pieghe a ciascuno di essi. Lasciate nuovamente lievitare fino al raddoppio (a me ci sono volute 3h) ed infornate a 200° per circa 10 minuti poi abbassate a 180° ed ultimate la cottura.



2 commenti:

  1. Che belli!Non conoscevo questa ricetta della tradizione!Davvero interessante!
    Buona serata
    Angelica

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  2. Maya complimenti!!!!! delle pucce splendidamente alveolate e sofficissime! non conoscevo questo "panino" pugliese e sono assolutamente curiosa di assaggiarlo!
    e poi tu giochi in casa ;)
    baci

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